martedì 31 luglio 2012

La donna abitata - Gioconda Belli

Anni 70. Lavinia è un giovane architetto di successo che vive a Faguas, una città del Centro America in cui vige la dittatura militare. Proviene da una famiglia agiata, conduce un'esistenza tranquilla e prende parte alla vita sociale dell'alta borghesia. E' consapevole del divario sociale che affligge il suo paese, ma guarda alla dittatura con tacito dissenso, la disprezza senza però combatterla.
La sua pacata coscienza si risveglia quando entra in contatto con esponenti del Movimento contro la dittatura. La sua anima verrà abitata da uno spirito guerriero e la vita non sarà più la stessa.


Essere apolitici era un modo comodo di essere complici.
Quanti di noi sono come Lavinia, in silente disaccordo con le ingiustizie ma troppo impauriti, stanchi o persino troppo occupati per ribellarsi. Il silenzio-assenso è cibo prelibato per chi ci vuole ignoranti, consenzienti e complici delle loro sporche azioni.
Il percorso di disobbedienza non è mai indolore, neppure tra le pagine di un romanzo. Si guardano dritto in faccia la paura e la morte, ma finché c'è il seme della speranza può sempre esserci nuova vita.
Gioconda Belli ci trascina nel Nicaragua Sandinista e con un pizzico di fantasia ci racconta una storia di lotta per la libertà, solidarietà e amore.
La scrittura è semplice ma appassionata, non mancano elementi leggendari, tipici del realismo magico che fanno accostare il suo stile a quello dei più noti Gabriel García Márquez e Isabel Allende.
Il riscatto femminile nel libro è voluto ed evidente. La scrittrice valorizza la figura femminile non relegandola a mera spettatrice degli eventi, ma rendendola una coraggiosa eroina pronta a tutto.
Ho volutamente evitato di citare nella sinossi il personaggio di Itzà, non voglio rovinarvi la sorpresa, correte a leggere come questa meravigliosa anima contribuisce a tessere la trama del romanzo.

Quando la lotta ha il profumo delle zagare


E/O, 11.00 €, 374 p.
Prima edizione originale: 1988.


> Ti consiglio anche i libri di Isabel Allende e di Gabriel García Márquez.

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