Sono lieta di ospitare nel mio blog Federico Negri che ha da poco
pubblicato il suo primo romanzo Soldi, misteri e altre conseguenze.
Ciao Federico e benvenuto! Ti va di presentarti ai nostri
lettori?
Certo, grazie innanzitutto del caloroso benvenuto. Sono un autore che si
affaccia sulla scena a quasi quarant'anni, quindi non proprio di
primissimo pelo. Lavoro in una multinazionale e la mia attività mi porta
spesso in giro per il mondo, però l'aereo è un'ottimo posto dove
scrivere, basta dotarsi di una batteria decente per il computer!
Quando ho scritto "Soldi..." non volevo cadere in un racconto
convenzionale. Ho cercato quindi un approccio discontinuo, a scalini
improvvisi, nello sviluppo della narrazione, dei protagonisti e della
trama. L'aspetto che maggiormente mi interessava era inchiodare il
lettore al libro e penso di esserci riuscito,
almeno in molti mi hanno dato questo ritorno. La storia è incentrata
attorno ad Anna, una persona normale con un lavoro normale, portata al
di fuori della sua zona di conoscenza e controllo. Nella parte iniziale
del libro lei cercherà di far rientrare gli avvenimenti entro i limiti a
lei conosciuti, mentre le prove successive la indurranno a cavalcare
gli eventi sino a guidarli. Io poi sono un amante dei plot complessi e
penso di essere riuscito a trasmettere parte di questa mia passione con
l'intreccio di situazioni, luoghi e personaggi che animano la
narrazione.
Il tuo libro abbraccia generi diversi, dal thriller alla
fantascienza
passando attraverso l'azione e l'avventura. In quale ti ritrovi di più?
Nessuno in particolare, e tutti quelli che hai citato. Volevo descrivere
qualcosa di reale, dinamico, ma permeato però da qualche accenno
fantastico. Non so se esista un genere apposta per questo!
I tuoi protagonisti fanno parte del mondo della finanza e
viaggiano spesso per lavoro come te. C'è tanto della tua quotidianità in
quello che scrivi?
Qualcosa c'è, anche se a me non sono mai capitati eventi così
strani come ad Anna e al suo team, ma molto più prosaici. Più che altro
c'è qualcosa nel "mood" credo, nel sentirsi qualche volta lontano da
casa, sospeso nel limbo di qualche paese straniero, con qualche affare
delicato da concludere.
Quando hai iniziato a scrivere sapevi come si sarebbe evoluta la
storia? Avevi già in mente il finale?
Non esattamente. O meglio avevo in mente alcuni possibili finali, ma
non quello poi che ho scelto, che invece si è sviluppato mentre
scrivevo. Devi pensare che ci ho messo quasi nove mesi per finire la
prima bozza, quindi ne ho avuto di tempo per cambiare idea...
Hai qualche abitudine o rituale di
scrittura?
Ho due figli, una moglie e un cane, come direbbe uno dei protagonisti
del romanzo, oltre a un lavoro che mi assorbe parecchio. Quindi diciamo
che non posso permettermi un rituale o un'abitudine. L'unico lusso che
mi concedo è il tempo, se non ho almeno un'ora libera non inizio, perchè
comunque ci metto qualche minuto a calarmi nell'atmosfera, di solito
rileggendo le ultime pagine scritte.
A chi fai leggere per primo i tuoi esperimenti letterari?
A nessuno. Sono piuttosto geloso di quello che scrivo e poi se va bene
per me, vuol dire che è pronto per tutti. Penso di essere infatti abbastanza perfezionista e critico nei miei confronti.
La tua libreria sta per bruciare e puoi salvare solo cinque
libri. Quali scegli?
Solo cinque ahia... la saga di Chanur di CJ Cherryh sono quattro libri e
la prenderei per prima.... quindi non mi resterebbe molto spazio!
Prenderei il giovane Holden di JD Salinger, e poi cercherei di
agguantare ancora l'ombra dello scorpione di Stephen King, ma siamo già a
sei... Anche se devo dire che l'unico vero indispensabile libro di cui è
impossibile per uno scrittore fare a meno, è un buon dizionario della
lingua italiana.
Hai già in mente una trama per il tuo prossimo lavoro?
Sì certo! Ne ho fin troppe di trame, il problema è scremare quelle buone
dai rami morti. Tra pochi giorni uscirà un racconto sempre con il mio
editore, Flower-ed,
in ebook gratuito. La trama di questo nuovo lavoro è interessante e
molto diversa da "Soldi...". Chi non ha paura delle sorprese è invitato a
leggere.
Come possono contattarti i tuoi lettori?
Federico l'intervista è finita e ti ringrazio per aver partecipato!
Grazie a te!